L’audizione in V Commissione ha rappresentato un’occasione per portare all’attenzione dei Consiglieri componenti alcuni dati dell’attività svolta, significativi dei disagi e dei bisogni dei bambini e degli adolescenti presenti nella Regione, dell’azione svolta dal Pubblico Tutore dei minori, quale garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, rispetto alle situazioni riscontrate e del ruolo di questa istituzione regionale di garanzia dei diritti dei minori di età rispetto ai diversi soggetti istituzionali e del privato sociale che nel territorio operano per la cura e la protezione di bambini e adolescenti.
Nel corso del 2012 sono stati 415 i casi di minori segnalati da Comuni, Ulss, Autorità giudiziaria, scuola, famiglie, comunità e altri ancora, su cui il Pubblico Tutore è intervento con un’attività di ascolto e mediazione istituzionale, consulenza, orientamento. I disagi segnalati hanno riguardato conflitti genitoriali (14%), maltrattamenti e abusi (21 %), problematiche legate alla trascuratezza (10%), difficoltà nella gestione un affido o di un’adozione (14%). Sono stati invece 304 i minori di età per i quali il Pubblico Tutore si è attivato per consentire all’Autorità giudiziaria procedente di nominare un tutore volontario il più adeguato possibile al caso di tutela da assumere.
Altri bisogni di bambini e adolescenti e le criticità riscontrate in generale nel sistema per la cura e la protezione dei minori di età sono stati affrontati nel corso del 2012 con iniziative particolari. Tra queste il Laboratorio sulla comunicazione tra Servizi e Autorità giudiziaria, un luogo di confronto a partecipazione interistituzionale con lo scopo di approfondire, in vista di un loro superamento, le problematiche relative alle comunicazioni scritte tra i Servizi e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia ovvero tra i Servizi e lo stesso Tribunale per i minori di età; l’iniziativa interistituzionale per una pronta ed efficace lettura delle situazioni di disagio di bambini e adolescenti rilevabili nei contesti scolastici e della formazione professionale, capace di favorire il coordinamento tra istituzioni diverse nel migliore interesse di fanciulli e ragazzi; la rilevazione delle problematiche riferite a bambini e adolescenti contenute nelle segnalazioni effettuate dai servizi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni; il progetto sulla partecipazione dei ragazzi, in collaborazione con il Pidida.
L’illustrazione dell’attività svolta ha consentito al Pubblico Tutore dei minori di portare all’attenzione dei Consiglieri membri della V Commissione le criticità del sistema riscontrate dal suo osservatorio, per il superamento delle quali diventano assolutamente necessari l’attenzione e l’intervento delle Istituzioni. La Relazione sull’attività svolta dal Pubblico Tutore dei minori del Veneto, su decisione della V Commissione presa al termine dell’audizione, sarà discussa in una prossima seduta dell’Assemblea legislativa regionale.
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