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Le segnalazioni di minori di età inviate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni

La ricerca.
La riduzione della sottoposizione del minore al processo giudiziario e la valorizzazione delle forme alternative di tutela  rappresentano due prescrizioni della Convenzione europea per l’esercizio dei diritti del minore (Strasburgo, 1996), divenuta parte dell'ordinamento giuridico italiano in seguito alla ratifica avvenuta nel 2003 (L. 77/2003).
Nello spirito di favorire un'efficace e coordinata attuazione di quelle disposizioni da parte dei diversi soggetti che intervengono nei processi di cura e tutela dei minori di età, il Pubblico Tutore dei minori del Veneto e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia,  hanno dato origine a un Protocollo d’intesa tra i rispettivi Uffici, con lo scopo di avviare un monitoraggio sulle segnalazioni di minori di età inoltrate dai Servizi alla Procura.

Nei casi di disagio dei minori, si creano delle inter-azioni tra i diversi soggetti istituzionali: i servizi sociali o le strutture pubbliche che accolgono minori, i quali segnalano il caso del minore ritenuto in situazione di rischio e pregiudizio al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni, affinché questi valuti la sussistenza delle condizioni per l’eventuale esercizio della tutela civile del minore; il Pubblico Ministero il quale, quando ritiene di non esercitare l’azione per la tutela civile del minore segnalato, “restituisce” il caso ai servizi amministrativi per la tutela in sede amministrativa del minore secondo il principio di beneficità; il Pubblico Tutore dei minori, che istituzionalmente ha il ruolo di “facilitatore” nei rapporti tra tutti quei soggetti che sono chiamati direttamente alla tutela del minore in situazioni di rischio e pregiudizio.

I partners.
Partners della ricerca sono l’Ufficio del Pubblico Tutore dei minori del Veneto e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia, in ragione delle finalità proprie di ciascuno.
Il Pubblico Tutore, infatti, è chiamato a svolgere un ruolo di promozione e garanzia dei diritti del fanciullo e di garanzia sull’assistenza prestata ai minori collocati fuori della propria famiglia (art. 2, L.R. 42/1988).
Il Procuratore della Repubblica svolge una funzione di filtro e cerniera tra amministrazione e giurisdizione ogni qualvolta “restituisce” motivatamente il caso segnalato di un minore di età ai servizi amministrativi.

L'azione.
Il monitoraggio ha comportato l'esame delle segnalazioni giunte nel corso del 2004 alla Procura della Repubblica, e si è sostanziato nella registrazione delle tipologie delle segnalazioni inviate dai servizi e della loro frequenza; nel monitoraggio delle risposte istituzionali della Procura; nell'analisi delle problematiche di tutela segnalate.

Gli esiti.
Gli esiti del monitoraggio sono stati documentati nel volume "Le segnalazioni dei servizi all'Autorità giudiziaria di bambini e adolescenti in situazione di pregiudizio" (D. Catullo, a cura di, Quaderni dell'Ufficio del Pubblico Tutore dei minori 5/2007).
Il volume dà conto attraverso grafici e tabelle e con riferimento all'anno 2004, delle caratteristiche dei minori segnalati e delle loro famiglie, della tipologia delle segnalazioni e la frequenza delle stesse, dell’azione della Procura in relazione alle segnalazioni ricevute. I brevi commenti che illustrano le tabelle, sono stati formulati alla luce delle indicazioni e dei suggerimenti contenuti nelle “Linee guida 2005 per i servizi sociali e sociosanitari del Veneto. La presa in carico, la segnalazione e la vigilanza".
Gli esiti della ricerca sono stati segnalati al pubblico in occasione del seminario "La responsabilità nel lavoro sociale", che si è tenuto a Padova in data 20 aprile 2007.

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