Garante regionale dei diritti della persona
del Veneto
Attività di promozione, protezione e pubblica tutela dei minori di età
Verso una strategia dell'Unione Europea sui diritti dei minori

La Commissione dell’Unione Europea ha adottato in data 4 luglio 2006 una Comunicazione nella quale viene indicata il varo di una strategia a lungo termine per assicurare che l’azione dell’Unione Europea promuova attivamente e salvaguardi i diritti dei fanciulli sostenendo, nello stesso tempo, gli sforzi degli Stati membri in questo campo.

Download del documento (pdf, 174 kb)

La Comunicazione, la cui intitolazione ufficiale è per l’appunto “Verso una strategia dell’Unione Europea sui diritti dei minori”, è strutturata attorno a sette obiettivi specifici, ciascuno dei quali è sostenuto da una serie di azioni.

Gli obiettivi sono:

  • necessità di fare tesoro delle attività già realizzate per affrontare i bisogni urgenti;
  • individuare le priorità per l’azione futura dell’UE;
  • inserire i diritti dei bambini nelle azioni dell’Unione Europea;
  • fissare meccanismi efficienti di coordinazione e consultazione;
  • accrescere le capacità di tutela e l’esperienza in tema di diritti dei fanciulli;
  • promuovere una comunicazione più efficiente sui diritti dei fanciulli;
  • promuovere i diritti dei fanciulli nelle relazioni esterne.

La Commissione provvederà anche alla nomina di un suo “coordinatore per i diritti dei minori”, che fungerà da referente della Commissione europea e avrà il compito di assicurare maggiore visibilità ai diritti dei minori e di coordinare la strategia con tutti i servizi interessati.

Infine, la comunicazione passa in rassegna in via preliminare gli oltre 75 strumenti UE che incidono sui diritti dei minori, ossia le azioni normative, non normative e finanziarie concrete da proporsi nel 2006-2007.

La Commissione, attraverso questa Comunicazione, si propone un approccio trasversale e transettoriale per una tutela dei diritti dei minori così come sanciti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e relativi protocolli addizionali, la Convenzione europea sui diritti umani,nonché la Carta europea dei diritti fondamentali con particolare riferimento all’art. 24.




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