Garante regionale dei diritti della persona
del Veneto
Attività di promozione, protezione e pubblica tutela dei minori di età
Minori stranieri non accompagnati nel Veneto: il piano regionale di interventi 2009 – 2011 e il ruolo del Pubblico tutore dei minori

Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati (msna) registra un andamento in crescita a livello nazionale, così come nel territorio regionale veneto.

La recente accoglienza di 34 minori stranieri presso il Centro della CRI di Jesolo prima, e successivamente presso alcune strutture presenti nel territorio regionale, ha indotto nelle Istituzioni regionali competenti la necessità di governare il fenomeno pensando specifiche linee di intervento non più rappresentabili come episodiche e straordinarie e allo stesso tempo garantendo il maggior livello possibile di protezione e tutela di minori, anche al fine di prevenire possibili derive nell’ambito della marginalità sociale.

Queste le premesse che hanno portato la Giunta regionale del Veneto alla deliberazione 2570 del 4 agosto 2009 (in corso di pubblicazione) con la quale è stato adottato un “Piano di interventi coordinati a favore di minori stranieri non accompagnati accolti nel territorio della Regione Veneto”, finalizzato a:

  • garantire l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnanti già collocati dal Governo centrale in via provvisoria presso la struttura della Croce Rossa Italiana a Jesolo e ora collocati in quattro comunità educative della Regione;
  • favorire la collaborazioni tra realtà istituzionali e del privato sociale finalizzata alla realizzazione di progetti di integrazione e autonomia e per il contenimento dei tempi di istituzionalizzazione;
  • promuovere la definizione di procedure e strumenti finalizzate alla definizione di buone prassi anche attraverso momenti di confronto con i servizi sociali preposti all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati o comunque interessati al fenomeno;
  • valutare la fattibilità della realizzazione di linee guida specifiche per l’accoglienza dei MSNA e di indicazioni da riportare a livello nazionale per la definizione di linee di indirizzo omogenee e coerenti.
A fronte della complessità intrinseca del fenomeno e della molteplicità di competenze e di soggetti localmente coinvolti (forze dell’ordine, questura, le strutture di accoglienza e l’ente locale, gli organi giudiziari minorili per tutti gli aspetti legati alla tutela del minore, il sistema scolastico, il mondo del lavoro ed infine la Regione stessa, fortemente impegnata sia nell’ambito di una politica di sostegno dell’accoglienza del minore, sia negli aspetti di vigilanza), il Piano appena approvato affida al Pubblico Tutore dei minori un’attività di vigilanza e di coordinamento per gli interventi di specifica competenza quali la nomina e il coordinamento dei tutori e la vigilanza sulle forme di accoglienza dei minori nelle comunità e poi nei luoghi di vita successivi.
 
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Riferimenti utili


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