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Laboratorio sulla comunicazione tra Servizi, Autoritą Giudiziarie, Forze dell'Ordine

Le modalità di segnalazione di minori di età da parte dei Servizi all’Autorità Giudiziaria, le richieste e l’inoltro dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria ai Servizi, nonché le modalità di risposta di questi ultimi alle richieste del Magistrato, costituiscono una componente fondamentale del processo giudiziario di protezione e cura di bambini e adolescenti.
Chiarezza, esaustività e coerenza nella comunicazione scritta offrono un contributo di particolare rilievo all’efficienza e all’efficacia dell’intero sistema di protezione e tutela dei minori d’età, riducendo i tempi di risposta istituzionale ai bisogni dei bambini e degli adolescenti e quindi la durata della loro permanenza nel percorso giudiziario.

Consapevole di queste esigenze e delle criticità che possono verificarsi in questi processi comunicativi, il Pubblico Tutore dei minori della Regione Veneto, in qualità di garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha istituito il "Laboratorio veneto sulla comunicazione tra Servizi sociosanitari, Autorità giudiziaria e Forze dell’ordine"; un luogo di incontro e confronto a dimensione interistituzionale e a composizione multiprofessionale e multidisciplinare, per approfondire, in vista di un loro superamento, le problematiche relative alle comunicazioni scritte tra i Servizi sociosanitari, le diverse Autorità giudiziarie, le Forze dell’ordine.

Partners.
L’iniziativa è promossa dal Pubblico Tutore dei minori del Veneto nel suo ruolo di garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e viene condivisa negli obiettivi e sviluppata operativamente all’interno di una realtà interistituzionale a dimensione regionale, costituita dallo stesso Pubblico Tutore dei minori, dalla Direzione Servizi Sociali della Regione del Veneto, da rappresentanti delle Autorità Giudiziarie (Tribunali ordinari, Tribunale per i minorenni, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, Corte di appello), dell’ANCI Veneto, della Questura di Venezia, della Legione dei Carabinieri del Veneto, dai responsabili dei Servizi sociali dei Comuni di Verona e Padova, da rappresentanti di alcune Aziende locali sociosanitarie, da rappresentanti delle Comunità educative per minori e dei Centri regionali di contrasto all’abuso e al maltrattamento dei minori.

Azioni previste.
Prima fase (febbraio – novembre 2012).
La prima fase dei lavori ha coinvolto il Pubblico Tutore dei minori, i Servizi e diverse Autorità giudiziarie (Tribunali ordinari, Tribunale per i minorenni, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni) è stata dedicata all’approfondimento della segnalazione scritta alla Procura della Repubblica presso il T.M. e della relazione scritta resa dai Servizi in risposta a richiesta /provvedimento del Tribunale per i minorenni.
Seconda fase (maggio - dicembre 2013).
L’attività della seconda fase coinvolge il Pubblico Tutore dei minori, i Servizi, le Autorità giudiziarie e le Forze dell’ordine.
I lavori prevedono l’approfondimento e l’esplorazione della comunicazione tra Servizi, Autorità giudiziarie, Forze dell’ordine nella fase di segnalazione di minori in situazioni di rischio e/o pregiudizio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, nonché l’approfondimento e l’esplorazione della comunicazione e della collaborazione tra Servizi, Forze dell’ordine e Autorità giudiziarie nella fase di esecuzione dei provvedimenti di queste ultime.

Esiti.
Esiti della prima fase (febbraio – novembre 2012).
L’iniziativa ha concluso il suo primo anno di attività con un documento finale che costituisce le "Linee di indirizzo per la comunicazione tra Servizi Socio-sanitari e Autorità Giudiziarie".
“Le Linee di indirizzo” sono un documento rivolto ai professionisti dei Servizi sociali e socio-sanitari, riferito alle modalità con cui è opportuno siano formulate le segnalazioni alla Procura minorile (compilazione del frontespizio, struttura della segnalazione, motivazioni, dati indispensabili, diagnosi, valutazione prognostica, progetto, conclusioni), alle modalità per la redazione delle relazioni al Tribunale per i minorenni (struttura della relazione, analisi della situazione, diagnosi, prognosi, progetto, conclusioni), alle procedure di comunicazione tra i due soggetti (Servizi e AA.GG.).
Questo documento finale ha ricevuto formale approvazione da parte della Regione del Veneto con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 779 del 21 maggio 2013.

Esiti della seconda fase (maggio - dicembre 2013).
Gli esiti attesi riguardano l'individuazione di modalità di collaborazione tra Forze dell'ordine e Servizi nella fase di segnalazione e l'approfondimento delle modalità di esecuzione dei provvedimenti o delle richieste dell'Autorità giudiziaria, anche rispetto ai diversi ruoli degli interlocutori (Servizi, Forze dell'ordine, CTU).

Durata.
Prima fase (febbraio – novembre 2012).
Seconda fase (maggio - dicembre 2013).

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