La feconda attività di promozione della garanzia dei diritti dei fanciulli e adolescenti che il Pubblico Tutore dei minori del Veneto, in adempimento ai propri compiti istituzionali, mette in campo in una logica di sussidiarietà nei confronti di quanti sono istituzionalmente chiamati ad agire per la tutela di quei diritti nella nostra regione, registra nuovi importanti risultati, documentati in due recenti pubblicazioni.
La prima, a cura di Salvatore Me, dal titolo “La valutazione delle “Linee guida 2005 sulla tutela dell’infanzia”. Le opinioni degli operatori sociali”; la seconda, a cura di Daniela Catullo, dal titolo “Le segnalazioni dei servizi all’autorità giudiziaria di bambini e adolescenti in situazione di pregiudizio”.Entrambe le pubblicazioni sono promosse dal Pubblico Tutore dei minori e verranno ufficialmente presentate al convegno del 20 aprile p.v. presso l'Università di Padova (cfr. news dedicata).
Queste pubblicazioni si pongono in stretta relazione con le “Linee guida 2005 per i servizi sociali e socio sanitari”, rappresentando una restituzione dei risultati di quell'intesa attività di dibattito e di riflessione che si è sviluppata intorno alle "Linee guida" in seguito alla realizzazione sul campo delle esperienze che le “Linee guida” stesse volevano influenzare.
Due risultati questi che, da un lato testimoniano l’utilità dello strumento delle “Linee guida” nell’orientare e sostenere il lavoro di quanti operano per un’effettiva tutela dei minori nel Veneto; dall’altro, evidenziano la necessità di un continuo aggiornamento di quello strumento alla luce delle specifiche ed approfondite azioni di verifica e valutazione delle esperienze in corso.
In particolare.
La pubblicazione si propone quale rapporto di sintesi della ponderosa messe di testimonianze, di osservazioni, di criticità e di proposte – frutto di competenza ed esperienza - espresse dagli operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, dall’associazionismo e dai professionisti che si occupano di infanzia e di adolescenza ed emerse attraverso un percorso articolato in 6 seminari provinciali dedicato ad un lavoro di presentazione e confronto delle “Linee guida 2005” .
Se le “Linee guida 2005”, sono l’esito di un lavoro messo in campo dal Pubblico Tutore dei minori che ha portato all'individuazione ed alla definizione dei ruoli e delle responsabilità dei diversi soggetti istituzionali coinvolti negli interventi di tutela dei bambini e dei ragazzi in un'ottica di concertazione volta a rafforzare l'integrazione delle funzioni e la reciproca collaborazione, “La valutazione delle Linee guida 2005”, diversamente, raccogliendo le valutazioni e le verifiche attuate sul campo dai diversi soggetti coinvolti, ha permesso di far emergere e discutere osservazioni e nuove pratiche che, da una parte potranno permettere la realizzazione di nuovi materiali di lavoro per migliorare l’attività di quanti sono chiamati a rendere effettivi i diritti delle bambine e dei bambini nel Veneto, dall’altra, potranno favorire la messa in cantiere di una riflessione di carattere scientifico ed istituzionale sul tema delle "responsabilità" dei diversi attori sociali, istituzionali e professionali coinvolti nei processi di promozione, protezione, tutela e vigilanza.
Un rapporto, dunque, quello rappresentato da “La valutazione delle Linee guida 2005” che non si propone come definitivo, ma piuttosto come intermedio, quale doverosa “restituzione” del lavoro svolto e apertura di una nuova (terza fase) di lavoro che dovrebbe portare alla stesura ed alla pubblicazione di una seconda edizione delle “Linee guida”.
La pubblicazione “La valutazione delle Linee guida 2005 sulla tutela dell’infanzia. Le opinioni degli operatori sociali” si presenta articolata in 2 parti.La prima, sul tema “Responsabilità e organizzazione dei servizi”, affronta aspetti legati all'organizzazione dei servizi, alla costruzione della rete, ma anche ai processi di legittimazione e assunzione di responsabilità nella presa in carico dei bambini o ragazzi sottoposti a procedimenti di protezione e tutelaLa seconda parte, sul tema “I rapporti tra servizi per la tutela e le autorità giudiziarie” approfondisce i temi legati alla segnalazione, ai rapporti con le Procure interessate (quella presso il Tribunale per i minorenni e quella presso il Tribunale ordinario) con i Tribunali (per i minorenni e ordinario), ma anche tutte le problematiche vissute dagli operatori dei servizi territoriali connesse all'applicazione del "giusto processo" e, più nello specifico, all'applicazione della "circolare" della Procura della Repubblica per i minorenni che definisce le forme e i modi della segnalazione.
Per ulteriori informazioni sull'attività del Pubblico Tutore a cui questa pubblicazione è riferita, si consulti la pagina del sito dedicata.
Questa seconda pubblicazione è focalizzata sul monitoraggio delle segnalazioni inviate nel 2004 dai servizi sociali e sociosanitari alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia per la tutela civile dei minori e delle restituzioni ai servizi operate dalla Procura stessa.
Un monitoraggio che trae origine dal Protocollo d'intesa intervenuto fra il Pubblico tutore dei Minori e la Procura, in considerazione della convergenza di intenti e di obbiettivi dei due Uffici nello spirito della riduzione della sottoposizione del minore al processo giudiziario e di valorizzazione delle forme alternative, secondo quanto stabilito dalla Convenzione europea per l’esercizio dei diritti del minore (Strasburgo, 1996), ratificata dall’Italia con legge 77/2003.E, se da una parte questa ricerca è il logico approdo di quel Protocollo, dall'altra è soprattutto un segmento - iniziale, ma importante - nel rapporto di collegamento e di collaborazione fra istituzioni diverse di cui le "Linee guida" sono l'origine.
Di tale ricerca viene reso conto con un'autorevole introduzione del Procuratore Gustavo Sergio.
I dati e le osservazioni raccolti in questa specifica azione di ricerca diventano indispensabili per il processo di revisione e di aggiornamento delle "Linee guida", consentendo di disegnare alcuni profili oggettivi di un'azione sociale, per sua natura in continua evoluzione, che sollecita riflessioni in ordine al miglioramento delle prassi operative e della comunicazione interistituzionale.Un impegno, dunque, a perfezionare la cultura e l'azione delle istituzioni pubbliche per dare alle bambine e ai bambini i giusti diritti, all'insegna del loro "miglior interesse".Per ulteriori informazioni sull'attività del Pubblico Tutore a cui questa pubblicazione è riferita, si consulti la pagina del sito dedicata.
Entrambe le pubblicazioni sono presenti per estratto nella sezione “Pubblicazioni” del sito del Pubblico Tutore dei minori del Veneto.