Che fine fanno i diritti dei bambini e dei ragazzi alla relazione, all’istruzione, al gioco, alla libera espressione di sé, quando interviene un’ospedalizzazione o un ricovero più o meno lungo? La garanzia del diritto alla salute, a cui presiede il sistema ospedaliero, deve coniugarsi con il rispetto e la promozione di tutti gli altri diritti di cui il minore di età deve godere, specie quando affronta situazioni di sofferenza e malattia.
Una innovativa ricerca condotta negli ospedali del Veneto su iniziativa del Pubblico Tutore dei minori ha confrontato le prassi seguite nei reparti (pediatrici e non) in cui sono accolti bambini e ragazzi con gli standard e le norme sui diritti dell’infanzia.
L’indagine ha considerato oltre 73.000 schede di dimissione ospedaliera e ha elaborato i dati di oltre 26.000 questionari distribuiti a operatori sanitari, minori ricoverati e loro genitori in ospedali e aziende ospedaliere di tutto il Veneto. Dalla ricerca emergono buone notizie, ma anche aree di disagio da affrontare con il contributo di politici, amministratori, professionisti, parti sociali e, non ultimi, degli stessi ragazzi.
Questa ricerca ed i suoi risultati hanno trovato espressione in una pubblicazione dal titolo “L’ospedale a misura di bambino. Una ricerca sui diritti dell’infanzia negli ospedali del Veneto” (edizioni Cleup, Padova).La pubblicazione è il risultato di un lavoro promosso e coordinato dall’Ufficio del Pubblico Tutore dei minori del Veneto e realizzato, a cura di Paolo De Stefani – Università di Padova - nell’ambito della convenzione in atto tra Regione del Veneto – Ufficio del Pubblico Tutore dei minori – e Università degli studi di Padova - Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli.
Il gruppo di esperti che ha condotto il lavoro è formato da: Salvatore Barra, dirigente del Servizio di assistenza ospedaliera – Direzione Regionale per i Servizi Sanitari; Daniela Boresi, giornalista, esperta di sanità; Silvana Bortolami, dirigente URP dell’Azienda ospedaliera di Padova ed esperta di “Carte dei servizi”; Paola Facchin, pediatra, docente di epidemiologia e medicina di comunità della Facoltà di medicina dell’Università di Padova; Jane Hughes, ricercatrice in diritti umani; Tiziano Martello, dirigente della Direzione regionale per i Servizi Sanitari; Ada Piranese, dirigente medico dell’Azienda ospedaliera di Padova; Maria Isabella Robbiani, psicologa, collaboratrice del Centro diritti umani; Ester Rossetto, infermiera-capo del servizio pediatrico dell’Azienda ospedaliera di Padova; Lucio Strumendo, Pubblico Tutore dei minori del Veneto: Biancarosa Volpe, dirigente dell’Ufficio del Pubblico Tutore dei minori. Le funzioni di segreteria organizzativa sono state svolte dalla sig.ra Antonella Caenazzo della Direzione Servizi Sanitari.
Per ulteriori informazioni sul Progetto “Diritti dei bambini in ospedale” quale espressione dell’attività istituzionale del Pubblico Tutore dei minori del Veneto che ha portato agli esiti sopra descritti, si rinvia alla pagina del sito web dedicata.
Website: http://tutoreminori.regione.veneto.it
