Si celebra oggi 5 maggio, in tutta Italia, la "Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia". Istituita formalmente con la legge 4 maggio 2009, n. 41, la giornata viene riproposta di anno in anno quale occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di mettere in campo strategie di contrasto e soprattutto di prevenzione degli abusi sui minori di età. A quest’opera di sensibilizzazione sono chiamati i diversi stakeholders che sul territorio e nell’ambito delle proprie competenze, si occupano a vario titolo dei diritti e della tutela dei bambini e degli adolescenti: enti locali, associazioni, scuole di ogni ordine e grado, anche in coordinamento tra loro.
Quest’anno, in particolare, la celebrazione della giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia vuole essere l’occasione per segnalare la campagna di sensibilizzazione in atto su tutto il territorio nazionale promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e finalizzata a sviluppare una più matura riflessione sull’uso responsabile e legale dei social network, per prevenire comportamenti compulsivi e/o illegali. Il progetto, denominato “Una vita da social” e realizzato in modo itinerante su tutto territorio nazionale, prevede il coinvolgimento di oltre 500.000 studenti di età compresa tra 8 e 19 anni frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, oltre a genitori e insegnanti. A questa azione di sensibilizzazione e formazione, la Polizia di Stato ha riservato la pagina facebook “Una vita da social”.
Nel sito web della Polizia di Stato, sono a disposizione materiali informativi/formativi sul tema e sul relativo progetto.
L’azione di prevenzione e repressione agli abusi sui minori di età compiuti attraverso la rete internet è stata affidata per legge al Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet (C.N.C.P.O.), istituito nel 2006 presso il Servizio Polizia postale e delle comunicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nel corso del 2013 sono stati 1.660 siti web chiusi, 55 gli arresti effettuati e 344 le persone denunciate attraverso le attività di contrasto alla pedofilia, operate dalla Polizia di Stato.
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