Il delicato tema dell'informazione riferita ai minori di età è stato oggetto di confronto tra il Garante nazionale dell'infanzia e i Garanti e i Pubblici Tutori dei minori presenti nelle regioni e nelle Province autonome, riunitisi a Roma lo scorso 13 gennaio come Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell'infanzia. L'esito del confronto su questo delicato tema è il "monito" rivolto al mondo dell'informazione e della comunicazione, che di seguito si riporta.“I principi e le linee guida di comportamento sono già sanciti. Si tratta di rispettarli, sempre e comunque, senza cedere al miraggio dell’audience o delle vendite”. Questo il richiamo per i mass media uscito dalla Conferenza dei Garanti dell’infanzia e dell’adolescenza, svoltasi lo scorso 13 gennaio nella quale si sono dibattuti i temi più caldi del mondo degli under 18. Presente Vincenzo Spadafora, Garante nazionale, ed i 12 Garanti dell’infanzia delle Regioni e delle Province Autonome, tra cui il Pubblico Tutore dei minori del Veneto, Dott.ssa Aurea Dissegna.
"Continuiamo a registrare da parte di molte testate web, trasmissioni televisive e giornali, una pericolosa disinvoltura, sconfinante nella scorrettezza, nel trattare la materia delicata dei minorenni. Ricordiamo quanto avvenuto in alcune parti d'Italia negli ultimi tempi e ancora più recentemente si sono associate immagini di fatti di cronaca precedenti con una leggerezza e superficialità che non ci si può permettere quando si ha a che fare con bambini e adolescenti.
Per questo la Conferenza nazionale di garanzia dell’infanzia e dell’adolescenza vuole richiamare coloro che operano nel mondo della comunicazione al pieno rispetto dei principi sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, ribadita da diversi codici deontologici che il mondo dell’informazione si è dato, come la Carta di Treviso e il Codice di autoregolamentazione tv e minori.
Basta dunque con l’esibizione di dettagli, con la violazione di qualsiasi forma di privacy, con la ricerca del sensazionalismo a tutti i costi. Basta con la pubblicazione di nomi e foto dei minorenni, basta con la corsa allo scoop, spesso inesistente.
Vincenzo Spadafora ed i Garanti regionali e delle Province Autonome, tra cui il Pubblico Tutore dei minori del Veneto, dott.ssa Aurea Dissegna, auspicano dunque un rinnovato e concreto impegno da parte degli organismi di categoria, dei direttori di testata e dei singoli giornalisti. E chiedono che i casi di “figli contesi” diventino notizia solo se argomento di riflessione politica e di responsabilità etica collettiva per la più volte auspicata riforma della giustizia minorile.