Con la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 779 del 21 maggio 2013 sono state formalmente approvate le “Linee di indirizzo per la comunicazione tra Servizi Socio-Sanitari e Autorità Giudiziarie”.
Si tratta di un importante e articolato documento, esito del “Laboratorio per la comunicazione tra Servizi Socio-Sanitari e Autorità Giudiziarie”, promosso dal Pubblico Tutore dei minori del Veneto e partecipato – oltre che dallo stesso Pubblico Tutore - dalla Direzione Servizi Sociali della Regione del Veneto, da rappresentanti delle Autorità Giudiziarie, dell’ANCI veneto, della Questura di Venezia, della Legione dei Carabinieri del Veneto, dei Responsabili dei Servizi Sociali dei Comuni di Verona e Padova, di rappresentanti di alcune Aziende UU.LL.SS.SS., delle Comunità Educative per minori e dei Centri regionali di contrasto all’abuso e al maltrattamento dei minori.
Le modalità di segnalazione di minori di età da parte dei Servizi all’Autorità Giudiziaria, le richieste e l’inoltro dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria ai Servizi, nonché le modalità di risposta di questi ultimi alle richieste del Magistrato, costituiscono una componente fondamentale del processo giudiziario di protezione e cura di bambini e adolescenti. Chiarezza, esaustività e coerenza nella comunicazione scritta offrono un contributo di particolare rilievo all’efficienza e all’efficacia dell’intero sistema di protezione e tutela dei minori d’età, riducendo i tempi di risposta istituzionale ai bisogni dei bambini e degli adolescenti e quindi la durata della loro permanenza nel percorso giudiziario. A fronte di queste esigenze, le “Linee di indirizzo” vogliono essere materiale utile per accompagnare e sostenere gli operatori dei servizi sociali e socio-sanitari di tutto il territorio regionale nel costruire un rapporto corretto ed efficace con l'Autorità Giudiziaria, al fine di una sempre migliore garanzia del superiore interesse dei minori d'età.
Il documento è articolato in due parti.
La prima parte tratta la Segnalazione scritta da parte dei Servizi sociali e socio-sanitari alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, e interessa minori di età che si trovano in situazioni di pregiudizio o rischio di pregiudizio, oppure casi in cui ricorrono le condizioni per un obbligo di segnalazione (stato di abbandono, allontanamento in via di emergenza, minorenne che si prostituisce, minorenne straniero privo di assistenza in Italia vittima di reati di prostituzione e di pornografia minorile o di tratta e commercio) o casi in cui gli interventi attuati nell’ambito della beneficità non sortiscono esiti positivi. In questa prima parte viene affrontata anche la modalità con cui i servizi devono strutturare la Relazione scritta alla Procura minorile in risposta ad una richiesta di approfondimento o valutazione, rispetto alla quale la Procura minorile deve valutare se ricorrono le condizioni per un ricorso presso il Tribunale per i minorenni. Viene proposto il nuovo “Modello di Frontespizio" per le segnalazioni dei Servizi sociali e sociosanitari alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Venezia, in sostituzione di quello già previsto dalla Procura minorile con circolare del 21 gennaio 2008. La prima parte delle “Linee di indirizzo” si chiude con approfondimenti sulla possibilità di fare una segnalazione precoce al momento della nascita di un bambino; sulle procedure di segnalazione relative all’inadempienza scolastica; sulla comunicazione di dati sensibili tra scuola, medici di libera scelta e di medicina generale e servizi; sulla possibilità di segnalare alla Procura minorile una situazione di pregiudizio o rischio di pregiudizio anche in presenza di un consenso esplicito dei genitori agli interventi; sulle modalità di presentazione di proposte di revoca o modifica di un provvedimento definitivo del Tribunale per i Minorenni; sulle procedure relative ai provvedimenti ex art. 403 c.c.; sugli aspetti giuridici dell’inserimento in contesti protetti di un genitore con il proprio figlio/i.
La seconda parte riguarda la Relazione scritta in risposta alla richiesta dell’Autorità Giudiziaria, incluse le Relazioni di aggiornamento previste dai decreti o quelle ritenute opportune dai Servizi territoriali. Distingue le Comunicazioni relative ai procedimenti di tutela dei diritti dei minori - riferibili ai procedimenti di potestà (artt. 330 - 333 c.c.), ai procedimenti di adottabilità, ai procedimenti rientranti nella competenza amministrativa (artt. 25 e 25/bis R.D.L. 20.7.1934, n. 1404 e s.m.i.), ai procedimenti per l’autorizzazione all’ingresso o alla permanenza del familiare per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del minore straniero che si trova nel territorio italiano (art. 31 co. 3 T.U. n. 286/1998) - dalle Comunicazioni relative ai procedimenti ex artt.155–317 bis c.c., ovvero provvedimenti personali e patrimoniali nei procedimenti relativi a figli di genitori non coniugati. Viene inoltre approfondita la parte relativa alle Conclusioni, ritenute importanti ai fini delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria. La seconda parte delle “Linee di indirizzo” si chiude con approfondimenti relativi al Progetto Quadro, ad alcuni modelli di intervento come la valutazione delle capacità genitoriali e la valutazione della recuperabilità genitoriale, ad alcuni strumenti di lavoro come la mediazione familiare, lo spazio neutro, gli incontri protetti, ed alle responsabilità per omessa attuazione dei provvedimenti disposti dalle Autorità Giudiziarie.
Nell’intento di favorire il recepimento e l’attuazione delle direttive contenute nelle “Linee di indirizzo per la comunicazione tra Servizi Socio-Sanitari e Autorità Giudiziarie” da parte di tutti i servizi sociali e socio-sanitari e gli enti che nel territorio regionale veneto si occupano di cura, protezione e tutela dei minori d'età, il Pubblico Tutore dei minori del Veneto ne promuove la diffusione anche attraverso il proprio sito web, rendendo disponibili alla libera consultazione i documenti delle “Linee di indirizzo" e del “Nuovo modello di frontespizio” per le segnalazioni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.
Nel sito web del Pubblico Tutore dei minori del Veneto,
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