Garante regionale dei diritti della persona
del Veneto
Attivitą di promozione, protezione e pubblica tutela dei minori di etą
Laboratorio veneto sulla comunicazione tra Servizi sociosanitari, Forze dell'Ordine e Autoritą giudiziarie: al via la seconda fase dell'esperienza.

Le modalità di segnalazione dei Servizi all’Autorità Giudiziaria, le richieste e l’inoltro dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria ai Servizi, nonché le modalità di risposta di questi ultimi costituiscono una componente fondamentale del processo giudiziario di protezione e cura dei minori.
Chiarezza, esaustività e coerenza nella comunicazione scritta offrono un contributo di particolare rilievo all’efficienza e all’efficacia dell’intero sistema di protezione e tutela dei minori d’età, riducendo i tempi di risposta istituzionale ai bisogni dei bambini e degli adolescenti e quindi la durata della loro permanenza nel percorso giudiziario.

Consapevole di queste esigenze e delle criticità che ciononostante si verificano in questi processi comunicativi, il Pubblico Tutore dei minori della Regione Veneto, in qualità di garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha ritenuto di promuovere il Laboratorio sulla comunicazione tra Servizi sociosanitari, Forze dell’Ordine e Autorità Giudiziaria, un’attività finalizzata all’individuazione e condivisione di modalità di comunicazione meglio rispondenti alle esigenze informative, valutative e decisionali delle Autorità Giudiziarie che si manifestano all’interno dei procedimenti giudiziari di protezione e cura dei minori di età.
Si tratta di un contesto di confronto, riflessione e costruzione tra rappresentanti degli ambiti professionali già ricordati, riuniti attorno ad un Tavolo interistituzionale con funzioni di definizione e condivisione degli obiettivi nonché di validazione degli esiti del lavoro del Gruppo tecnico operativo chiamato all’analisi delle criticità riscontrate e all’elaborazione di proposte per il superamento delle stesse.

Questa esperienza è stata avviata nel febbraio del 2012 e ha concluso il suo primo anno di attività con un documento finale destinato a costituire le linee di indirizzo per gli operatori dei servizi sociali e socio-sanitari relativamente alle modalità con cui è opportuno siano formulate le segnalazioni alla Procura minorile (struttura della segnalazione, motivazioni, dati indispensabili, diagnosi, valutazione prognostica, progetto, conclusioni), alle modalità con cui è opportuno siano redatte le relazioni al Tribunale per i minorenni (struttura della relazione, analisi della situazione, diagnosi, prognosi, progetto, conclusioni), alle procedure di comunicazione tra i due soggetti (servizi e AA.GG.).
Questo documento finale sarà oggetto di approvazione attraverso un’apposita Delibera di Giunta Regionale. 

Oggi, 6 maggio 2013, si è svolta a Venezia presso la Sala Pedenin di Palazzo Balbi, sede della Giunta della Regione del Veneto, una nuova riunione il Laboratorio sulla comunicazione tra Servizi sociosanitari, Forze dell’Ordine e Autorità Giudiziaria. Questa riunione è stata l’occasione per l’avvio della seconda fase dei lavori del laboratorio, che vede il coinvolgimento nel gruppo operativo di rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei Tribunali Ordinari, della Corte d’Appello sezione minori, delle Associazioni degli avvocati AIAF e CaMino e un ampio numero di operatori dei servizi sociali e sociosanitari.
Il nuovo percorso proposto per il 2013 si prefigge l’obiettivo di approfondire e migliorare le modalità di comunicazione e di collaborazione tra Servizi e Forze dell’Ordine con riferimento alle segnalazioni alla Procura minorile ed Ordinaria e all’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria (in particolare gli allontanamenti di minori dalla loro famiglia), a quelle tra Servizi e Autorità Giudiziarie di grado diverso nonché di meglio chiarire il ruolo dei diversi esperti (CTU, Servizi) all’interno dei procedimenti che coinvolgono minori d’età.




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