Potenziare l’alleanza scuola-servizi per affrontare positivamente talune problematiche “nuove” che interessano i bambini e le famiglie, quali l’aumento, nella percezione di molti insegnanti, di situazioni difficili riguardanti i bambini e i ragazzi (segnalati e non) legate a fattori personali, familiari, socio ambientali; mettere a punto strategie inter-istituzionali per sostenere i percorsi evolutivi dei minori di età e il ruolo centrale della scuola e dei servizi del territorio, nei rispettivi campi (quello dell’istruzione e quello sociosanitario), in relazione a tali percorsi; strutturare o rafforzare opportunità di confronto e collaborazione tra scuola e servizi sul piano territoriale.
Questi gli esiti del corso “La comunicazione scuola-servizi” che si è tenuto a Padova, tra aprile e ottobre 2010, promosso dal Pubblico Tutore dei minori del Veneto, in collaborazione con il MIUR - Ufficio scolastico regionale per il Veneto, la Direzione regionale per i servizi sociali, il Centro diritti umani dell’Università di Padova.
La cornice istituzionale è stata rappresentata dal documento “Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e sociosanitari per la protezione e la tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti nel contesto scolastico” (Venezia, 2008, anche on-line), recepito dalla Regione del Veneto con la DGR 2416/2008 e al quale Comuni e Aziende sociosanitarie del Veneto sono chiamati a dare applicazione in sede di programmazione territoriale (Piani di Zona) e di atti di recepimento degli “Orientamenti” stessi e delle Linee guida regionali per i servizi sociali e sociosanitari.
I partecipanti al corso (circa 80 iscritti tra dirigenti di istituti scolastici dell’intero territorio regionale, insegnanti, responsabili e professionisti dei servizi territoriali sociali e sociosanitari dell’area tutela minori di tutte le Ulss e dei maggiori Comuni del Veneto) si sono attivamente confrontati sull’individuazione di possibili chiavi di lettura della condizione minorile e delle situazioni “difficili”, sul lavoro di rete e la co-costruzione di uno spazio di corresponsabilità tra professionisti e istituzioni, sui limiti normativi all’agire professionale anche con riferimento al diritto alla privacy.
Ai momenti di approfondimento offerti dai diversi relatori intervenuti, si sono alternati momenti di workshop in presenza e di lavoro in modalità e-learning attraverso i quali i partecipanti hanno concordemente fatto emergere le criticità della comunicazione tra scuola e servizi, definito i punti di convergenza per il superamento delle stesse, individuato possibili strategie che potrebbero integrare gli Orientamenti sul piano delle modalità di lavoro.
Nell’incontro del 25 ottobre conclusivo del ciclo di seminari, il gruppo ha definito per l’immediato futuro azioni volte alla divulgazione della conoscenza degli “Orientamenti” e degli esiti del Corso presso i responsabili delle istituzioni coinvolte nel progetto, le scuole e i servizi per la protezione e tutela dei minori presenti nella regione, anche ai fini della redazione dei Piani di zona in cui sono attualmente impegnate le A.Ulss.
