Il 20 novembre 2009, la comunità internazionale celebrerà il ventesimo anniversario dell’adozione della Convenzione sui diritti del fanciullo (CRC) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Per sottolineare questa ricorrenza, il Comitato sui diritti del fanciullo unitamente all’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha organizzato un “convegno – evento” che si terrà a Ginevra in data 8 e 9 ottobre 2009.
Tema dei lavori “Dignità, sviluppo e dialogo”, tre concetti che il documento programmatico, che definisce la cornice dell’evento, così illustra:
dignità: La Convenzione sui diritti del fanciullo non include un articolo dedicato al diritto di dignità: ma la dignità è un concetto che si riferisce alla posizione del bambino, il quale, come essere umano, è titolare di diritti che devono essere rispettati, così come qualsiasi altra persona. La prospettiva dei diritti umani, così come un approccio orientato al rispetto dei diritti umani, è basata sul riconoscimento della dignità e del valore della persona umana;sviluppo: il diritto allo sviluppo è espressamente previsto all'articolo 6 della Convenzione: "Gli Stati parte assicurano - nella massima misura possibile - la sopravvivenza e lo sviluppo del bambino." Anche il preambolo della Convenzione parla di "sviluppo armonioso" del bambino. Il Comitato ha interpretato il concetto di "sviluppo" nel senso più ampio, come un concetto olistico, che abbraccia il fisico del bambino, lo sviluppo mentale, spirituale, morale, psicologico e sociale. Di conseguenza, le misure di attuazione di questo diritto dovrebbero essere volte a raggiungere uno sviluppo ottimale per tutti i bambini;dialogo: la Convenzione non usa la parola dialogo. Quello che l’evento vuole affrontare è il concetto di bambino come titolare di diritti. La parola "dialogo" va un passo oltre, nel senso che esso implica una parità di posizione tra due protagonisti, quando stanno discutendo un argomento specifico. Inoltre, il dialogo comporta non solo “l’ascoltare” l'altra parte o esprimere un parere, ma anche il riconoscimento che le parti sono partecipanti parimenti efficaci delle due componenti del dialogo. Dopo l'adozione della Convenzione nel 1989, notevoli progressi sono stati compiuti a livello locale, nazionale, regionale e globale nello sviluppo della legislazione, le politiche e le pratiche per promuovere la realizzazione di articolo 12. Il problema ora dobbiamo far fronte è come tradurre questo diritto in un dialogo efficace e partecipativo tra i governi, le organizzazioni della comunità, le ONG, gli adulti, genitori e bambini stessi, e di incoraggiare la partecipazione dei bambini, non solo durante manifestazioni una tantum o attraverso gesti simbolici (…). Se facciamo un ulteriore passo avanti, potremmo citare anche l'iniziativa di un Protocollo opzionale per prevedere una procedura di ricorso individuale nell’ambito della CRC. Tale procedura rinforzerebbe l'idea dei bambini come titolari di diritti.
dignità: La Convenzione sui diritti del fanciullo non include un articolo dedicato al diritto di dignità: ma la dignità è un concetto che si riferisce alla posizione del bambino, il quale, come essere umano, è titolare di diritti che devono essere rispettati, così come qualsiasi altra persona. La prospettiva dei diritti umani, così come un approccio orientato al rispetto dei diritti umani, è basata sul riconoscimento della dignità e del valore della persona umana;
sviluppo: il diritto allo sviluppo è espressamente previsto all'articolo 6 della Convenzione: "Gli Stati parte assicurano - nella massima misura possibile - la sopravvivenza e lo sviluppo del bambino." Anche il preambolo della Convenzione parla di "sviluppo armonioso" del bambino. Il Comitato ha interpretato il concetto di "sviluppo" nel senso più ampio, come un concetto olistico, che abbraccia il fisico del bambino, lo sviluppo mentale, spirituale, morale, psicologico e sociale. Di conseguenza, le misure di attuazione di questo diritto dovrebbero essere volte a raggiungere uno sviluppo ottimale per tutti i bambini;
dialogo: la Convenzione non usa la parola dialogo. Quello che l’evento vuole affrontare è il concetto di bambino come titolare di diritti. La parola "dialogo" va un passo oltre, nel senso che esso implica una parità di posizione tra due protagonisti, quando stanno discutendo un argomento specifico. Inoltre, il dialogo comporta non solo “l’ascoltare” l'altra parte o esprimere un parere, ma anche il riconoscimento che le parti sono partecipanti parimenti efficaci delle due componenti del dialogo. Dopo l'adozione della Convenzione nel 1989, notevoli progressi sono stati compiuti a livello locale, nazionale, regionale e globale nello sviluppo della legislazione, le politiche e le pratiche per promuovere la realizzazione di articolo 12. Il problema ora dobbiamo far fronte è come tradurre questo diritto in un dialogo efficace e partecipativo tra i governi, le organizzazioni della comunità, le ONG, gli adulti, genitori e bambini stessi, e di incoraggiare la partecipazione dei bambini, non solo durante manifestazioni una tantum o attraverso gesti simbolici (…). Se facciamo un ulteriore passo avanti, potremmo citare anche l'iniziativa di un Protocollo opzionale per prevedere una procedura di ricorso individuale nell’ambito della CRC. Tale procedura rinforzerebbe l'idea dei bambini come titolari di diritti.
Di qui l’impegno programmatico a cui sono ispirati i lavori di questo evento celebrativo dei vent’anni della CRC: attraverso il contributo dei diversi partecipanti (gli Stati parte della Convenzione, varie strutture delle Nazioni Unite e altre organizzazioni intergovernative, istituzioni nazionali per i diritti umani, ONG nazionali e internazionali, rappresentanze di bambini e fanciulli, rappresentanti del mondo accademico), individuare i risultati fino ad oggi ottenuti in seguito all’applicazione delle previsioni della CRC, identificare le sfide per il futuro, formulare le raccomandazioni prioritarie per migliorarne l'attuazione.
Nel sito web del Comitato Onu sui diritti del fanciullo è stata aperta una pagina dedicata a questo anniversario nella quale è possibile consultare i diversi documenti riferiti all'evento celebrativo:
Sono inoltre in linea i documenti preparatori destinati ai diversi workshop tematici previsti nel corso dei lavori congressuali.
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