Quale lo “stato dell’arte” nel processo di chiusura degli Istituti per minori in Italia, formalmente avviato dalla legge 149/2001?
La risposta è nei dati che emergono dal monitoraggio del fenomeno condotto su tutto il territorio nazionale dal Centro nazionale di documentazione e analisi sull’infanzia e l’adolescenza di Firenze, in questi giorni disponibili in un documento di sintesi con aggiornamento al 31 marzo 2009, in linea nel sito web del Centro stesso.
Il processo monitorato è, per l’appunto, quello che si concretizza nella chiusura di quella particolare tipologia di servizi residenziali per minori denominati “istituti per minori” e intesi, in forma residuale rispetto alle altre tipologie di servizi residenziali esistenti sul territorio, quali strutture socioeducative residenziali di tipo assistenziale di grosse dimensioni, ovvero che accolgono un elevato numero di minori, le cui prestazioni sono in prevalenza educative, ricreative e di assistenza tutelare.
Disciplinato dalla legge sopra ricordata, che ne ha fissato presupposti, modalità e tempi (31 dicembre 2006), il processo di chiusura degli orfanotrofi trova la propria ragione nell’assunto posto alla base della legge stessa: quello del diritto del bambino e dell’adolescente di crescere e essere educato nell’ambito della propria famiglia. Laddove non sia possibile per il minore crescere nella propria famiglia di origine e debba dunque essere disposto temporaneamente un allontanamento da essa, le misure da attivare devono in primis contemplare la possibilità di accoglienza presso una famiglia affidataria e solo in seconda istanza l’inserimento in una comunità residenziale, preferibilmente di tipo familiare.
I dati resi disponibili dal CNDA mettono in evidenza che, al 31 marzo 2009, il processo di chiusura degli istituti per minori può dirsi pressoché concluso: con riferimento a tutto il territorio nazionale, gli Istituti ancora operanti risultano essere 3, per di più concentrati nelle regioni meridionali, e solo 15 i minori complessivamente ospitati.
Un dato sicuramente confortante, soprattutto se letto con riferimento all’arco diacronico 1999 – 2009: se al 31 dicembre 1999 erano 475 le strutture presenti sul territorio nazionale per complessivi 10.626 minori ospitati, negli anni successivi le dimensioni del fenomeno istituti per minori – minori ospitati, secondo i dati rappresentati nel documento del CNDA risultano:
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