“Affidamento … affidamenti” è questa l’intitolazione del seminario nazionale che si svolge a Roma, il 17 aprile p.v., presso la sede del Cnel: un’occasione per riflettere sulle diverse tipologie e forme dell'affido per arrivare a integrarle in una migliore definizione normativa a livello nazionale e regionale.
Se la definizione normativa dell’affido familiare, infatti, è generale, l’evoluzione della pratica nei vari territori ha declinato questo istituto di solidarietà secondo tipologie e caratterizzazioni diverse.L’avere un ventaglio d’opportunità di risposte è una ricchezza che va promossa, garantita e sviluppata, ma occorre definire dove comincia e dove finisce l’affidamento familiare: questa l'intenzionalità sottesa ai diversi momenti di lavoro in cui si articola il seminario appena ricordato.La prima parte, introdotta da Raffaele Tangorra, sarà incentrata sul tema "I confini dell'affidamento" e affidata alle relazioni di Luciano Tosco (dirigente del Settore minori per i servizi sociali del Comune di Torino) e Liana Burlando (Responsabile dell'affido familiare del Comune di Genova). Poi si riuniranno quattro gruppi di lavoro che si confronteranno sui temi "Affidamento e tempi", "Gli affidi difficili", "Affidi al confine" e "Affido di minori stranieri". I lavori si concluderanno con un dibattito e con l'intervento di Stefano Ricci, componente del Comitato tecnico-scientifico del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza.
Per il programma completo del seminario, clicca qui.
Con questo seminario – il primo tra i 4 previsti - prende il via progetto nazionale “Un percorso nell'affido”.Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e il Coordinamento nazionale dei servizi affido le Regioni, l’UPI, l’ANCI e il supporto scientifico del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza e si propone l’obiettivo, attraverso la diffusione dell’affidamento familiare su tutto il territorio italiano, di garantire il diritto fondamentale dei bambini e dei ragazzi a crescere in famiglia.Tra gli esiti del progetto sono previsti la realizzazione delle mappa nazionale delle realtà operanti per l’affido, eventi di formazione e scambio di esperienze, la realizzazione di pubblicazioni che possano rappresentare un riferimento culturale e operativo di livello nazionale rispetto ai temi affrontati.
Ulteriori informazioni nella brochure illustrativa del progetto e nel relativo Documento di presentazione.