Garante regionale dei diritti della persona
del Veneto
Attività di promozione, protezione e pubblica tutela dei minori di età
La tratta di esseri umani: le “Linee guida” per il trattamento dell’informazione sul tema

La tratta di minori di età non è accattonaggio nè pedofilia. Il ruolo indispensabile dei media per una corretta informazione.


Sono state presentate il 17 luglio 2007, nel corso di una conferenza stampa promossa nell’ambito del progetto europeo “TRATTA NO!”, in collaborazione con il Dipartimento per i diritti e le Pari Opportunità, le “Linee guida per il trattamento dell’informazione in tema di tratta di esseri umani”.

Questo documento, datato 20 giugno 2007, firmato e sottoscritto da esperti del mondo del giornalismo, della comunicazione sociale e delle istituzioni, si propone quale guida per i giornalisti ed i comunicatori di professione, affinché attraverso un’informazione corretta, favoriscano il crearsi, presso l’opinione pubblica, di una conoscenza reale del problema, oltre che di un impegno da parte di tutti ad usare consapevolmente i termini esatti, senza generare sovrapposizioni che sarebbero nocive alla formazione di una società aperta e cosciente.

Linee guida per il trattamento dell’informazione in tema di tratta di esseri umani
Download del documento (pdf, 1 mb - dal sito del Governo italiano)

Le “Linee guida”, da una parte evidenziano come la delineazione degli elementi identificativi della tratta, che permettono di riconoscerla rispetto ad altri fenomeni criminali contigui, avvenga anche con riferimento ai soggetti vittima di questo delitto: soggetti adulti da una parte, minori di età dall’altra.

 

Con riferimento ai minori, in particolare, al punto 3.1) delle “Linee guida”, dedicato al riconoscimento della tratta, si evidenzia che:

  • La tratta non è accattonaggio, ma sfruttamento di minore
    laddove vi è la sottrazione di un minore alla famiglia allo scopo di portarlo in un altro paese e costringerlo a chiedere l’elemosina o a compiere reati come furto, contrabbando, spaccio.
  • La tratta non è pedofilia, ma sfruttamento sessuale di minori
    laddove un minore viene sottratto alla famiglia con false promesse, costretto a cedere il proprio corpo a scopi sessuali e a prestare la propria immagine a scopi pornografici.

Da qui la promozione dell’impegno, da parte di quanti operano nel mondo della comunicazione professionale, a favorire una corretta informazione sul fenomeno, secondo le raccomandazioni fissate nelle “Linee guida” stesse,vale a dire:

  • Informazione documentata e corretta, non sensazionalilstica, non voyeuristica.
  • Diffusione di una corretta definizione del fenomeno.
  • Riconoscimento e protezione della vittima in quanto tale – donna, uomo, minore - e del suo ambiente familiare e sociale.
  • Eliminazione dell’utilizzo del termine “prostituta” a proposito delle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale.
  • Estensione del concetto di vittima ai soggetti coinvolti nella tratta rispetto a tutte le tipologie di sfruttamento e quindi anche a scopo di sfruttamento lavorativo, accattonaggio, traffico d’organi, ecc.
  • Eliminazione di ambiguità e confusione tra tratta e fenomeni contigui come: immigrazione clandestina, prostituzione, lavoro nero, reati quali accattonaggio, furto, spaccio di sostanze.
  • Non confondere quindi prostituzione con sfruttamento sessuale, lavoro nero con sfruttamento lavorativo, pedofilia con sfruttamento sessuale dei minori”.

Per una lettura più ampia di questo documento, si rinvia alla notizia pubblicata nel sito wwww.informaminori.it ed ai links nella stessa suggeriti.




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