Ragazzi minorenni contesi tra i genitori, spesso di nazionalità differenti, e trasferiti in un Paese straniero senza il consenso reciproco di padre e madre.
Con questa formula si individua la sottrazione internazionale dei minori, che registra una crescita di casi, sia in Italia che in Europa.
Si tratta di vicende complesse, che coinvolgono aspetti giuridici e psicologici, chiamando in causa competenze diverse. La materia è disciplinata da convenzioni internazionali - fra cui la convenzione dell'Aja del 25 ottobre 1980, ratificata dall'Italia con legge 15 gennaio 1994 n. 64 – e dal regolamento del Consiglio europeo n. 2201 del 27 novembre 2003 (Bruxelles II bis).
Secondo i dati forniti dalla Farnesina, i casi trattati sono passati dagli 89 del 1998 ai 258 di oggi, mentre il ministero della Giustizia ha all’attivo, dal 2000 ad oggi, 1.388 procedimenti di rimpatrio.
Il dato che emerge, inoltre, è che l’Europa risulta essere il continente che nel 2008 ha avuto il primato di minori contesi, con il 60% dei casi registrati in tutto il mondo.
Proprio per rendere più rapide le misure di intervento e agevolare il coordinamento fra Istituzioni competenti, è nata la "Task force interministeriale in materia di sottrazioni internazionali di minori", un organismo tecnico che può agire in modo efficace con il coinvolgimento di tre ministeri: Esteri, Interno e Giustizia.
Presentata ufficialmente agli ambasciatori accreditati in Italia lo scorso 20 maggio, alla Farnesina, la task force favorirà un'azione condivisa da parte dei tre ministeri, ciascuno per gli aspetti di propria competenza, in Italia e nei confronti delle Autorità straniere coinvolte.
Come funzionerà la nuova struttura? La task force si riunirà una volta al mese presso la Direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri e si occuperà dei singoli casi di sottrazione internazionale, favorendo il coordinamento e l'azione tempestiva dei tre ministeri.
Sul tema della sottrazione internazionale di minori, può essere di aiuto anche l’opuscolo “Bambini contesi”, curato dal Ministero degli Affari esteri e volto a fornire primi chiarimenti e indicazioni operative per quanti sono chiamati a diverso titolo ad intervenire nelle singole situazioni: genitori, funzionari della Pubblica Amministrazione, Associazioni attive nel settore.
Nei casi di sottrazione internazionale di minori i genitori, anziché adire l'autorità giudiziaria, possono chiedere aiuto al mediatore del Parlamento europeo, una figura poco conosciuta che ha il compito di favorire il raggiungimento di un accordo volontario tra il genitore che ha sottratto il figlio e l'altro genitore.
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